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Nel novembre ‘97, i componenti della Compagnia: Damiana Bertozzi Fraternali, Gianvito Banzi, Maurizio Argàn si incontrano, essendo fra gli interpreti dello spettacolo La confessione di Walter Manfrè, e decidono nel 1998 di fondare il Teatro della Centena.

Nell’aprile ‘98
gli attori della Compagnia sono interpreti dello spettacolo Ragazza che precipita, elaborazione drammaturgia dai brevi racconti di Dino Buzzati, prodotto da Teatrincorso progetto Miniera rappresentato al Teatro Snaporaz di Cattolica per la regia di Thomas Otto Zinzi.
Nello stesso anno hanno prodotto ed interpretato lo spettacolo Alfonso e Clotilde dell’autore Uruguayano Carlos Manuel Varela, tradotto appositamente da Pietro Bontempo, con la regia di Thomas Otto Zinzi. Spettacolo che ha ottenuto il patrocinio dell’Ambasciata dell’Uruguay e portato in scena in oltre 30 repliche fra le quali: all’interno della rassegne Teatri in Scatola, La stanza degli ospiti, Fuori Rotta, del Teatro del Navile, festival dei Teatri Invisibili, Il Filo d’Arianna.

Nel dicembre ‘98
ha presentato un progetto con testi inediti di Fabio Galli denominato Giro-Vaghi alla commissione di valutazione per il Premio Scenario e selezionato a partecipare come breve frammento nel mese di febbraio al D.A.M.S. di Bologna.
Studio su Giro-Vaghi sotto forma di performance poetico musicale è stato presentato al Teatro del Mare di Riccione nel 99 nella rassegna dedicata alle giovani produzioni locali, replicato in maggio a Cesena all’interno della rassegna Play in a box e riproposto all’interno di Artisti in piazza a Pennabilli. La rielaborazione dello spettacolo viene portata in scena al Teatro Petrella di Longiano.

Nel ‘99
nel corso del laboratorio Senza Tempo organizzato da A.S.T.Ri. Serra Teatro, Teatro di Sacco di Perugia, l’Arboreto di Mondaino, gli attori del Teatro della Centena sono selezionati dal regista Roberto Biselli per partecipare al progetto Lungo pranzo di Natale ispirato al testo omonimo di Wilder.
Lo studio si articola in tre fasi presentate al pubblico con gli spettacoli Kaddish, Velvet café, Senza tempo presentato per la stagione di apertura del Teatro Novelli.

Nel dicembre ’99
il Teatro della Centena partecipa con due brevi monologhi alla rassegna organizzata dalla Compagnia del Serraglio denominata Ammazziamo la domenica al Teatro Malatesta.
Successivamente il monologo si trasforma nello spettacolo El Escopetero - l’uomo col fucile ispirato all’opera dell’autore Uruguayano Carlos Liscano. Rappresentato nell’ambito del festival di Teatri Invisibili, a Napoli, a Roma, Belluno. Pennabilli, Cesena, Bologna, Prato, Montescudo, al Festival generazione 2000 a Trento, ecc per oltre 60 date.

Nel gennaio 2000
la compagnia produce lo spettacolo Fedot - fiaba in forma di teatro, rilettura di fiabe popolari dell’autore russo Afanasjev, presentato all’interno delle iniziative invernali del Festival di Santarcangelo alla sala del Lavatoio i giorni 18 e 19 febbraio 2000, e successivamente a Pennabilli e Riccione.

Nella stagione invernale 2000-2001
inizia la collaborazione stabile con Serra Teatro, nella realizzazione dello spazio teatrale denominato Pianoterra.

Nel luglio 2001
produce per la rassegna Che storie organizzata dalla Biblioteca di Rimini, lo spettacolo per bambini ispirato a Pippi Calzelunghe.

Dal ‘99
è socio fondatore della rivista teatrale denominata Nuove Catarsi.

Dal ‘99
il Teatro della Centena collabora con l’Associazione Eks&Tra alla realizzazione del premio letterario rivolto a poeti e scrittori extraeuropei che si tiene annualmente a Mantova.

Dal febbraio 2000
è socio fondatore di Riminiteatri.

Nel ottobre 2001
, co-produce con Teatro degli Dei e Serra Teatro lo spettacolo Dovevamo scegliere (e siamo stati scelti) tratto da Il Minotauro di Paolo Puppa per la regia di Fabio Biondi che sarà presente in luglio 2002 al Festival di Santarcangelo dei teatri e al Festival di Volterra.
Il video dello spettacolo, intitolato Il Corpo realizzato da Stefano Bisulli, ha ricevuto il premio speciale della giuria del TTV Festival di Riccione 2002.
Gli attori del Teatro della Centena, hanno lavorato individualmente in spettacoli, film e video di registi di livello nazionale quali Loredana Alberti, Teresa Ludovico, Pippo Del Bono, Alfonso Santagata.

Nel 2003
, parte il progetto PASSIONE. Primo spettacolo è Tu amore mio non mi riconoscerai più perché sono diventato verde e ho smesso di essere io di e con Maurizio Argàn. Lo spettacolo è liberamente tratto dal libro Gli svergognati di Delia Vaccarello.

Nel 2004
, il Teatro della Centena, a pianoterra, organizza il numero zero del Festival Teatrale Le Voci dell’Anima, festival teatrale di teatro necessario, in collaborazione con New Contaminate Art Festival di Aversa.


 
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